Alla vigilia del match più importante della stagione per il Napoli, quello contro la Lazio che vale il terzo posto e i preliminari di Champions League, i tifosi partenopei devono dire addio ad uno dei personaggi più celebri della loro storia. Si è spento oggi a Napoli Bruno Pesaola, giocatore e allenatore degli azzurri a cavallo degli anni ’50 e ’60. Il “Petisso”, questo il suo soprannome che vuol dire “piccoletto”, è morto oggi nel capoluogo campano all’età di 89 anni. Da tempo era ricoverato al Fatebenefratelli per problemi circolatori.
Nato a Buenos Aires da padre marchigiano, aveva trovato in Napoli la sua città adottiva, di cui era anche cittadino onorario. Per sottolineare il suo attaccamento alla città amava sempre ripetere: “Sono nato per sbaglio a Buenos Aires, sono un napoletano nato all’estero”. Ha vestio la maglia azzurra dal 1952 al 1960, era un attaccante e in 240 partite realizzò 27 gol, nello stesso periodo ha anche vestito l’azzurro della Nazionale da oriundo. È stato uno dei protagonisti della storica vittoria del Napoli sulla Juventus nella partita inaugurale del San Paolo, datata 6 dicembre 1959.
[quote layout=”big” cite=”Bruno Pesaola]Sono nato per sbaglio a Buenos Aires, sono un napoletano nato all’estero[/quote]
Anche da allenatore ha saputo farsi amare. Era in panchina nella stagione che portò alla conquista della prima Coppa Italia nella stagione 1961/1962, storica non solo perché il Napoli non ne aveva ancora vinte, ma anche e soprattutto perché per la prima volta a vincerla fu una squadra di Serie B. Nel 1968 porta i partenopei a concludere al secondo posto, risultato mai raggiunto prima. Poi si trasferisce a Firenze dove arriva il suo primo e unico scudetto, per i gigliati era il secondo titolo nazionale di sempre. L’ultimo trofeo lo ha vinto a Bologna, un’altra Coppa Italia nella stagione 1973/1974.
Amava alla follia il Napoli, tanto che aveva continuato a seguirlo con passione anche dopo aver finito la sua carriera da allenatore. Era solito partecipare ai salotti televisivi delle televisioni locali per parlare degli azzurri. Lo aveva omaggiato anche Teo Teocoli con il suo Felice Caccamo a Mai Dire Gol, Pesaola era uno dei suoi amici insieme a Ferlaino e Bruscolotti. Il Napoli lo ha ricordato con un breve ma sentito messaggio su Twitter: “Un pezzo della nostra storia ci ha lasciati… Ciao Petisso!”.
Un pezzo della nostra storia ci ha lasciati… Ciao Petisso! pic.twitter.com/CyaMS8ix6C
— Official SSC Napoli (@sscnapoli) May 29, 2015
Foto via Twitter
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